Il nostro modo di vivere e lavorare cambierà molto nei prossimi anni. Ne abbiamo avuto una prova concreta durante questa lunga fase di stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria Covid-19.
Durante il lockdown infatti, circa 8 milioni di italiani hanno scoperto che il loro lavoro poteva essere svolto in maniera efficiente anche da remoto. Questa evoluzione era già in corso ma l’epidemia di coronavirus e le conseguenti restrizioni hanno provocato un’accelerazione del fenomeno.
Si è trattato di una sorta di grande test generale che ci ha dimostrato che è possibile farlo, con vantaggi per i dipendenti, l’azienda e l’ambiente.
È per questo che venerdì 10 luglio inauguriamo un ciclo di conferenze in streaming, intitolato “Lo smart working in Italia. Esperienze e prospettive” con un incontro che verterà sulle “proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa”.
Lo smart working avrà un impatto importante sulla vita di tutti noi. E la politica dovrà farsi trovare pronta. Il passaggio a delle dinamiche di lavoro differenti infatti comporterà delle inevitabili scelte, in tema di organizzazione aziendale, modelli di lavoro e tutele per i lavoratori.
Nel nostro primo incontro, che si terrà venerdì 10 luglio alle ore 18.30, discuteremo proprio degli interventi necessari per gestire il cambiamento e anticipare i possibili problemi in tema di organizzazione aziendale, modelli di lavoro e tutele per i lavoratori, insieme a Roberta Nicastro funzionaria INPS Avellino, Luca Carabetta vicepresidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, Dario Violi consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Lombardia e Cinzia Broscritto funzionaria BNL Napoli. Un’ottima occasione per studiare i cambiamenti in atto e le prospettive del mercato del lavoro, ragionare sulla nascita di nuove professioni e su come investire per favorire lo smart working e l’occupazione.